Il dubbio delle onicotecniche: è ora di sfatare un mito
È convinzione diffusa che un primer acido favorisca l’aderenza più di un primer non acido. Ma se così fosse, per quale motivo ne esisterebbero due tipologie?
La verità è che, piuttosto che esaminare attentamente le unghie sulle quali andiamo a effettuare il trattamento, molte operatrici di questo campo preferiscono andare “sul sicuro” ed utilizzare in qualunque caso il primer acido. Su quale base, dunque, prendiamo questa decisione? Il primer non acido, contrariamente a ciò che si pensi, è perfettamente in grado di garantire l’adesione dei nostri prodotti. A differenza di quello acido, però, è maggiormente indicato per i trattamenti su unghie di mani particolarmente secche dalle cuticole danneggiate. Un primer acido, infatti, in questo caso provocherebbe un aumento delle screpolature e dunque un bruciore assolutamente da evitare. Per unghie normali, a tal proposito, il primer acido potrebbe favorire la nascita di dolorose spaccature. Le unghie normali, in quanto tali, necessitano dunque di un primer non acido affinché le loro caratteristiche perdurino nel tempo. Quando, allora, decidiamo di utilizzare un primer di tipo acido? I primer acidi hanno una maggiore capacità di deidratare l’unghia naturale, e per questo sono da utilizzare nel caso in cui la nostra cliente esponga maggiormente le proprie mani al contatto con la saliva ed altri liquidi che potrebbero compromettere la durata del nostro trattamento. Deidratando eccessivamente un’ unghia normale potremmo renderla secca e la nostra azione diventerà controproducente.
Ora, sai come scegliere quello giusto per la tua cliente?